lunedì 1 marzo 2010

Parametri del SEO, prima parte

In questo articolo, ed alcuni successivi, affronterò il problema dei parametri che influiscono il piazzamento, principalmente in Google. Conoscere questi parametri e poterli misurare in qualche modo dà un grande vantaggio in quanto permette di ottimizzare il proprio lavoro ed ottenere un buon risultato finale. Ma prima di passare al sodo permettetemi una parentesi dove racconterò un po’ come avevo affrontato io e come si affrontava in generale questo problema nell’era di pietra di Internet.

Alla fine degli anni 90, cioè nel secolo scorso, quando ho cominciato anche io ad accedere ad Internet con un lentissimo modem di 16K, aveva già capito quanto è importante piazzarsi bene nei motori di ricerca per avere un traffico di qualità, cioè i visitatori che cliccano i banner e ordinano la merce o i servizi che si offrivano. A qui tempi, insieme con AltaVista, il motore internazionale più usato e popolare era Infoseek. Mi sono dato da fare a capire come funziona e ho passato ore e ore confrontando i vari siti presenti sulle prime pagine dei risultati cercando di scoprire il meccanismo che regola che starà davanti nella classifica e chi dietro. Allora le SE non prendevano in considerazione i backlink ed il lavoro consisteva nell’analizzare il contenuto delle pagine e per questo era abbastanza semplice arrivare all’algoritmo usato. Sono riuscito nel mio intento e ho scoperto proprio la formula matematica che assegna il punteggio alla pagina e che si basava sulla presenza della keyword nel titolo, nel testo e nei link. Mi bastava prendere il primo classificato, analizzare il codice HTML e riuscivo a produrre la pagina che si piazzava meglio, cioè davanti al primo: il risultato, il mio sito diventava il primo piazzato.

I miei primi siti e i primi soldini provenivano dalla sponsorizzazione dell’industria per gli adulti. Essere il primo nella classifica per la parola “porno” voleva dire qualche migliaia di dollari al mese ed io ci riuscivo spesso. Pensavo già di lasciare il mio lavoro e dedicarmi a tempo pieno al mestiere di webmaster, ma anche gli altri sono riusciti a scoprire le regole e dopo qualche mese la battaglia era feroce e si lavorava in continuazione per vincere sui concorrenti. Dopo, anche i responsabili di Infoseek si sono accorti che le cose non vanno bene ed hanno iniziato a cambiare l’algoritmo molto spesso, complicandolo sempre di più. Hanno introdotto i limiti per la densità della parola chiave: se la parola chiave superava diciamo 7% del totalità delle parole del testo, la stessa andava penalizzata. Per poter piazzarsi bene bisognava scrivere i testi sempre più lunghi ed i file diventavano sempre più grandi, qualche centinai di kilobyte. E non andava più bene la ripetizione infinita delle parole (mi sono fatto anche un generatore di parole che me le ripeteva tante volte quante ne richiedevo) che si ricorderanno tutti che navigavano in quegli anni. Anche oggi si trovano delle pagini simili e vuol dire che alcuni webmaster non si sono proprio aggiornati in tutti questi anni, oppure sono presenti ancora i file vecchi, mai rielaborati.

Lo stesso discorso potrei ripetere anche per Arianna, il più famoso motore italiano di quel epoca. Mi ricordo anche oggi come si calcolava il punteggio di una pagina: numero delle parole della keyword nel titolo moltiplicato per 10 più numero delle parole che si trovavano direttamente nel testo della pagina. Visto la complessità delle procedure di oggi, fa davvero ridere, ma tutte le cose hanno un periodo di infanzia.