venerdì 29 aprile 2016

Pagerank non visibile

L'introduzione del concetto del Pagerank come misura della popolarità di un sito è stato uno dei punti cardine nella storia della ricerca online. Fino ad allora bastava copiare un sito che si trovava in cima dei risultati ed era fatta. Ma con l'istituzione del Pagerank il concetto è cambiato notevolmente: era praticamente impossibile avere gli stessi link che aveva il sito copiato. All'inizio dell'epoca nelle prime pagine della ricerca si potevano trovare soltanto i siti con un Pagerank molto elevato (almeno un 3, ma spesso anche un 6, in dipendenza dal valore commerciale delle parole ricercate): in effetti, tra i numerosi parametri che influenzavano la classifica, il PR era uno dei più importanti. E si sono dati tutti da fare a procurarsi un numero maggiore dei link e qui comincia il problema del quale la soluzione è l'ultima trovata di Google; non mostrare più questo dato.

Il concetto del mister G era semplice: più buono è il tuo sito più gente ti linkerà, in modo spontaneo. Ma chi mi linka spontaneamente? E' una possibilità molto incerta è non  posso permettermi di basare i miei affari su un fatto così aleatorio. Pertanto si è cominciato a spammare i blog con i commenti che sempre avevano all'interno un collegamento, per caso, e quelli più facoltosi hanno iniziato a comprare i link. L'idea originaria ha iniziato a perdere il senso in quanto i webmaster hanno iniziato ad influenzare il SERP. Google ha reagito con le penalizzazioni, dove riusciva a capire che si trattava dei comportamenti scorretti, ma alla fine la soluzione finale era un peso sempre minore di questo parametro. Ultimamente il Pagerank influenzava molto poco le classifiche ed i risultati delle ricerche sono diventati peggiori. Di questo gli utenti si lamento da anni.

Ed è per questo che il valore di Pagerank scompare dalla vista. Da qualche settimana Toolbar funziona come prima, ma mostra un PR 0 per tutti i siti. Google ha annunciato ufficialmente che il Pagerank esiste ancora e fa ancora parte dei parametri che influenzano le posizioni nel SERP, ma che semplicemente non è più visibile. In altre parole, gli utenti non sanno quali sono i siti con un PR alto o basso. Con passare del tempo si perderanno anche le tracce storiche dei valori, anche se sarà sempre possibile intuire il valore di un sito. E da questo punto, probabilmente tra un paio di mesi Google inizierà ad aumentare l'importanza del Pagerank nella graduatoria sperando di recuperare la qualità di ricerca e la fiducia, ormai un po' persa, dei propri utenti.

E cosa faranno i webmaster? Non è semplice supporre quello che succederà, ma io ho un'idea a proposito. Tutti coloro che, come me, credono nella rivalorizzazione del grado di pagina, riapriranno la caccia ai link, ancora più spietata rispetto al passato. Questa caccia è calata notevolmente negli ultimi 2-3 anni e molti si sono concentrati sul lavoro interno alle proprie pagine. Ma adesso si tornerà alla raccolta dei collegamenti molto più intensa; per il fatto che non si conosce il valore che si ottiene sarà necessario procurarsi più grande numero possibile dei link. La quantità diventerà più importante della qualità per la semplice ragione che quest'ultima è diventata sconosciuta. E ci saranno i tentativi di ricostruire il valore con il quale Google opera, simulando i calcoli che portano ad esso.  Per poter eseguire queste simulazione occorrerà avere i dati sui milioni di siti ed eseguire le elaborazione che dureranno dei giorni. Chi riuscirà a raggiungere questo scopo, sicuramente non regalerà i risultati delle ricerche. Cercherà di farsi pagare molto bene per gli sforzi compiuti ed i mezzi impegnati. E alla fine se ne approfitteranno i soliti noti, quelli con il portafoglio pieno.